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Liber Arcanus

Il gioco dei re. Le cronache di Lymond

Il gioco dei re (Le cronache di Lymond, #1) - Dorothy Dunnett Francis Crawford di Lymond è indubbiamente il protagonista di questo e dei successivi cinque romanzi. Figlio cadetto del secondo barone di Culter, è un traditore: quattro anni prima aveva venduto informazioni all'esercito inglese a seguito della sanguinosa sconfitta della Scozia nella battaglia di Solway Moss, dove il re scozzese Giacomo V moriva lasciando Maria, una bambina di sei giorni, regina di un regno vinto.
Ci si aspetta che, per un simile personaggio - le informazioni da lui scambiate portano anche alla morte della sorella Eloise e di altre giovani - si provi odio, avversione e una serie di altri sentimenti patrioti traditi, ma dalle prime pagine si intuisce subito che Lymond non è la persona che ci crede.
Acuto, di ingegno lesto e affilato, sarcastico, arrogante e con una spiccata propensione al comando è tornato per una sola ragione nella sua patria: dimostrare la sua innocenza con ogni mezzo. Mezzi che comprenderanno una banda di fuorilegge addestrata, un capitano spagnolo, ricatti, indovinelli raccontati sulla riva di un lago, rapine, giovani rampolli di buona famiglia da salvare, pappagalli liberati e bambine interrogate.
Questo libro è indubbiamente quello che presenta la figura di un "eroe" capace di sferzare la pelle con le sole parole; di citare dal latino, francese, italiano, spagnolo con la stessa abilità di uno studioso; di amicizia e rispetto profondi; di combattere per un paese che gli ha voltato le spalle.

"Se superficialmente si presenta come la storia di un fenomenale fuorilegge, in realtà si introduce un personaggio di proporzioni mostruose, in grado di manovrare con maestria durante tutta la saga i destini di molti regni e di molte persone." cit.

Come già accennato il suo passato non gli ha messo contro la sola Scozia ma la sua stessa famiglia a causa della morte della figlia più giovane. Lo scontro con il fratello maggiore Richard diventerà un elemento ricorrente in tutti i romanzi, alternato da momenti di complicità o semplice amore fraterno.
Se Francis è il protagonista, molti sono i personaggi secondari, storici e non, che trascinano avanti la storia a furia di colpi di scena e intrighi. Molti li ritroveremo successivamente, alcuni con maggiore importanza come Philippa Somerville, altri solamente come contorno alle vicende del Signore di Culter.

Indubbiamente la lettura di questi romanzi, o di quelli che compongono la Saga di Niccolò, non è delle più accessibili e semplici. Lo stile della Dunnett è ricercato, ricco di citazioni nelle lingue più svariate che vanno dal gaelico al russo passando per il latino, pieno di descrizioni e rimandi, e il numero di personaggi dispiegati rasenta ben più della cinquantina. Queste premesse rendono chiaro cosa ci si può aspettare, e se ci aggiungiamo che l'intero libro è organizzato come una partita di scacchi, il mix che ne esce può far innamorare follemente o alzare bandiera bianca dopo quattro pagine.
Io sono ovviamente caduta sotto lo spietato incantesimo e spero che qualcun altro ne resti ugualmente affascinato.